domenica 21 giugno 2009

21-06

Niente più fiori a capo dei rami
ma rosei frutti, splendidi ricami.
E ora che la notte finiva nel giorno
all’alba speravi nel suo ritorno.
T’alzasti, attendendo il ritorno.

Fremente appoggiata alla soglia,
l’aspettavi per levarti ogni voglia.
Mentre le fronde fluttuavan col vento,
dal viale l’ombra di un passo lento.
Nei sogni, speravi quel momento.

Ma il sole beffardo scherzò col destino,
giunse una lettera ed un postino.
L’inchiostro parlava di lui sotto terra
per aver pagato un debito in guerra.
Dopo aver versato, il suo sangue in guerra.

Adesso il pianto non colma il dolore,
ti resta un’anima arida d’amore.
E scivoli lenta nel gelo dell’inferno,
che importa se è Estate
e il tuo cuore è in Inverno.
Ma che importa, se il cuore è Inverno.

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